La Mostra d’Oltremare batte lo stadio Maradona e altri attrattori di Fuorigrotta. Il parco fieristico con le sue aree verdi e monumentali, assieme alle attrezzature sportive e non solo, è visto il come centro ideale e identitario del quartiere, un luogo aperto ai cittadini e adatto soprattutto ai bambini per trovare natura, cultura, sport e tempo libero.

Ed è intorno alla Mostra d’Oltremare che associazioni, scuole e cittadini del territorio vogliono costruire una nuova visione del quartiere flegreo: è quanto emerge dalle 250 interviste raccolte nell’’ndagine “Conoscenza” condotta dalla Fondazione dell’ordine degli architetti di Napoli (Foan) in collaborazione con il Diarc della Federico II e la Decima municipalità.

La ricerca è uno dei momenti di confronto del workshop di progettazione partecipata “Oltre il limite, processo-progetto per il quartiere Fuorigrotta” in programma da oggi (giovedì 8 maggio) fino a domenica 11 alla Sala Italia della Mostra d’Oltremare. “Sicuro, allegro e colorato”: così i più piccoli descrivono la Mostra e chiedono perciò più aree verdi, centri culturali, spazi sportivi e biblioteche nel parco.

A ridisegnare lo spazio fieristico e il parco c’è anche il plastico realizzato dagli alunni della scuola media Silio Italico di Fuorigrotta, coordinati dal professoressa Rosaria Grassini. Il workshop coinvolge 40 relatori e presenta cinque tavoli di confronto e tre conferenze tematiche, insieme con iniziative legate alla fotografia e all’arte. La manifestazione è promossa da Foan con il contributo di Regione Campania, ente Mostra, Ordine degli architetti di Napoli e provincia più altri partener tra cui Municipalità 10, Escola tècnica superior d’arquitectura de Barcelona, Osservatorio nazionale sulla creatività urbana Inward, Aniai Campania e Federcostruzioni.

“Oltre il limite” vuole offrire un progetto in grado di integrare architettura, paesaggio e arte con un focus speciale sulla sostenibilità, anche energetica e digitale, insieme con le necessità di realizzare spazi inclusivi e di valorizzare il patrimonio architettonico e urbano. Ad aprire la quattro giorni (oggi alle 10), gli interventi del presidente Foan Vincenzo Corvino, del vicesindaco Laura Lieto e dell’assessore all’urbanistica regionale Bruno Discepolo, il presidente della Municipalità Dieci Carmine Sangiovanni, il presidente degli architetti napoletani Lorenzo Capobianco e il consigliere delegato della Mostra d’Oltremare Maria Caputo. Lieto ha ricordato in apertura la firma di un innovativo protocollo tra il Comune con gli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri, insieme ad altri partner coinvolti nel workshop, proprio per lo studio, l’analisi dell’ambito territoriale e la formulazione di ipotesi e proposte per lo sviluppo dell’area occidentale di Napoli. Per la sezione Arte urbana, Franz Cerami racconta oggi alle 17 i progetti di videoproiezioni urbane “Luci della città. Lighting Flowers e Locus Amoenus”. Mario Amura interverrà al focus “Napoli Explosion” (venerdì, ore 11,30) e sempre domani (ore 17) Vulcanica Architettura affronterà il tema “L’Architettura è pericolosa” con riferimento al progetto del Brin69 a Napoli.

Il laboratorio di fotografia di Mario Ferrara orienterà lo sguardo dei partecipanti a una lettura dei luoghi come punto di riflessione per la conoscenza dell’area finalizzata al progetto. Dal 2 al 5 ottobre ci sarà una seconda parte di attività, “Abitare il limite”, con il ripensamento degli spazi di copertura degli edifici per forme d’arte e fonti rinnovabili. Vittorio Valiante, Andreina Moriello (in arte A_Mo), Kaf, NSN997 e Luca Eno Trimaldi sono gli artisti selezionati da Inward per partecipare ai lavori in vista di un futuro intervento, guidato da esperti, per fare dei sistemi fotovoltaici dei portatori di un nuovo messaggio di bellezza che connota le architetture moderne e il paesaggio in una sorta di “cielo stellato”.