L’eredità di Luigi Cosenza a 120 anni dalla nascita: un’eredità sempre in dialogo con il presente attraverso una “lezione senza tempo“

Data:
4 Ottobre 2025

Si è svolto a Napoli, organizzato da Open House Napoli ,nella splendida cornice del Museo Darwin Dohrn all’interno della Villa Comunale ( opera di Luigi Cosenza ) , il talk “Cosenza contemporaneo: un’eredità in dialogo”, in occasione del 120° anniversario della nascita di Luigi Cosenza (1905–1984), uno dei grandi protagonisti dell’architettura italiana del Novecento.

Un confronto ricco di spunti e rivolto al futuro, per riflettere sull’attualità  delle opere ,dell’impegno civile e politico e delle  lezioni come docente .
Dopo i saluti di Roberto Bassi (Presidente Stazione Zoologica Anton Dohrn), Andrea Maglio (Direttore BAP) e Stefano Fedele (Open House Napoli), il talk ha dato spazio a studiosi, professionisti e istituzioni.

Tra gli interventi tematici:
Pasquale Belfiore (Fondazione Annali Architettura e Città) ha sottolineato l’urgenza di trasmettere il valore progettuale e civile di Cosenza alle nuove generazioni.
Andrea Pane e Anna Scotto di Tella hanno approfondito il progetto di recupero del Mercato Ittico.
Roberta Vitale ha raccontato il futuro della Palazzina Cosenza, ex Centro Formazione Lavoratori Edili.
Luigi Stendardo ha analizzato l’architettura della Facoltà di Ingegneria di Napoli Federico II.
Il Museo Darwin Dohrn, ex Circolo della Stampa, è stato illustrato da Andrea Cosenza e Maria Cristina Vigo Majello come esempio virtuoso di sinergia tra patrimonio e innovazione scientifica.

Ampio spazio è stato dedicato all’edilizia pubblica, centrale nel pensiero di Cosenza:
Paola Ascione (DiARC, Docomomo Italia) ha parlato del valore sociale dell’architettura cosenziana nel Mezzogiorno,
Paola Marone (Presidente di Federcostruzioni , federazione di Confindustria ) ha invitato a rileggere il patrimonio del Novecento come modello per dare risposta all’emergenza abitativa che si riscontra in tutto il continente europeo  e come risorsa per i processi di rigenerazione urbana.
L’edilizia pubblica di Cosenza ripercorre una stagione cruciale del dopoguerra a Napoli come
laboratorio di straordinarie sperimentazioni.
Le sue opere dimostrano come l’edilizia pubblica non fosse mai una risposta provvisoria a un’emergenza, ma un vero banco di prova etico e culturale.

Spazi di civiltà con attenzione, per quanto consentito dalle risorse disponibili, alla qualita’ costruttiva, al comfort abitativo, agli spazi verdi ed ai servizi collettivi.

Le conclusioni sono state affidate a Gianni Cosenza (Clean Edizioni), che ha ricordato la figura del padre, la sua integrità e la capacità di unire architettura, etica e città.
Il ricordo di Luigi Cosenza non è solo memoria, ma stimolo attuale per chi crede nella qualità del progetto urbano, nei processi di rigenerazione ,nella formazione, nella responsabilità ambientale e sociale dell’architettura.

 

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Ultimo aggiornamento

4 Ottobre 2025, 21:55