Edilizia: Pd incontra rappresentanti filiera costruzioni, a settore servono politiche industriali
Data:
4 Maggio 2025
Una delegazione del Partito democratico, composta dal responsabile Politiche industriali ed ex ministro del Lavoro, Andrea Orlando, dai capigruppo di Camera e Senato, Chiara Braga e Francesco Boccia, dal tesoriere Michele Fina e dai parlamentari delle commissioni competenti, ha incontrato i rappresentanti della filiera dell’edilizia e delle costruzioni. Lo rende noto il Partito democratico. Hanno partecipato ad un confronto a porte chiuse, che si inserisce nell’ambito di incontri di filiera promossi dal Forum Industria coordinato da Andrea Orlando in vista della Conferenza nazionale sulle Politiche industriali del Pd di inizio luglio, i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, di Ance, Federcostruzioni, Legacoop, Confartigianato, Cna, Confindustria ceramiche. Si è trattato di un momento di riflessione e di approfondimento su una filiera che in questo momento assume una dimensione molto più strategica che in passato, che occupa circa 3 milioni di lavoratori, con un impatto di circa il 22 per cento sul Pil, dove negli scorsi anni sono stati fatti importanti passi avanti sulla qualificazione delle imprese grazie all’introduzione del Durc di congruità e alle condizionalità per l’utilizzo dei bonus edilizi, con l’allora ministro del Lavoro del Pd Orlando, contribuendo a rafforzare un lavoro di qualità, la sicurezza nei cantieri e la lotta al lavoro sommerso. Tante le sollecitazioni arrivate dalle parti sociali nel corso del confronto, dall’emergenza abitativa con circa 10 milioni di famiglie che per fasce di reddito hanno difficoltà ad affittare una casa o ad acquistarla, quindi l’idea di una sorta di Pnrr per la casa e di un fondo di garanzia. La sostenibilità come criterio di qualificazione delle imprese, la legge per l’accesso alle professioni, l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’efficientamento energetico, la rigenerazione urbana, la messa in sicurezza del suolo, il timore che i dazi vadano ad aggredire in maniera irreversibile la produzione di ceramiche di cui il nostro Paese è leader mondiale. E poi ancora il tema delle materie prime e di quelle critiche, degli incentivi per gli incapienti, della enorme questione demografica, del governo del territorio e di un suo grande piano di manutenzione. Oltre al tema della formazione della manodopera che, sia per cause dovute all’inverno demografico del nostro Paese che alla crescente emigrazione di lavoratori italiani, necessita di progetti specifici da adottare già nei paesi di origine dei lavoratori stranieri impiegati nei cantieri italiani. Alle preoccupazioni delle parti sociali il Pd ha assicurato ogni tipo di sostegno per consentire che una leva così importante in funzione anticiclica possa continuare a garantire quella spinta che serve in un quadro di incertezza di carattere generale dovuto alla guerra dei dazi che colpisce l’export dell’industria nazionale. Per il Pd, come ha ribadito Orlando, la filiera dell’edilizia e delle costruzioni rientra pienamente nell’approccio di politiche industriali che il Paese ha il dovere di rendere centrale, essendo evidente a tutti che dopo la fase in cui si è avuta una forte spinta con gli incentivi, un accompagnamento e consolidamento con il Pnrr e il fondo complementare, la prospettiva non può essere quella di passare da questi strumenti a niente. Tutti i rappresentanti della filiera si sono trovati d’accordo nella richiesta di avere politiche industriali di settore nel lungo periodo. Per il Pd va contrastata con forza l’idea di destrutturazione della concertazione, reagendo con molta forza ai tentativi di allungare il tavolo con le parti sociali ad libitum e di smantellare la stessa concertazione. La questione della casa è un obiettivo ma anche una questione trasversale. Oggi le imprese, si è rilevato nella discussione, hanno problemi a reclutare manodopera per l’ostacolo di case a prezzi insostenibili per molti lavoratori.
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Ultimo aggiornamento
4 Maggio 2025, 21:31