CER : tutela dell’ambiente e collante sociale

Data:
7 Maggio 2025

I costi energetici a livello nazionale sono i più alti in Europa e risultano insostenibili per le famiglie e le imprese. Si rischia la coesione sociale senza interventi per contenere i costi delle bollette delle famiglie, soprattutto le fasce più disagiate. Servono urgentemente misure strutturali e misure emergenziali per contrastare i costi energetici e sorreggere la nostra economia. Il cardine dell’attività sotto il profilo edilizio è la rigenerazione e riqualificazione urbana per dare corpo al processo ineludibile idi miglioramento qualitativo e efficientamento energetico del patrimonio edilizio (il 55% degli edifici italiani risale agli anni 60 sbarra 70 e il 19% e antecedenti al 1919, dati Enea) Riqualificare il patrimonio immobiliare, anche sotto il profilo energetico, non è dunque solo un’opzione ma un’emergenza sociale per la tenuta del paese. La base di partenza è la considerazione che l’edificio è il “centro“ di quello che ormai viene comunemente identificato come “ambiente costruito“;in quanto tale coinvolge molteplici settori produttivi della filiera delle costruzioni rappresentata da Federcostruzioni (costruttori, impiantisti, progettisti, professionisti, produttori e distributori di materiali, aziende di innovazione e digitalizzazione) . il governo ha stanziato con l’ultimo decreto energia 3 miliardi, con finalità di sostegno a fasce familiari deboli ed imprese energivore. Il costo medio  annuale in Italia è 106 euro/ Mwh, in Germania 76 euro /Mwh in Francia 56 euro/ Mwh. La situazione è incerta non solo per Il rincaro del prezzo dell’energia che sta facendo risalire l’inflazione, ma è anche legata ai dazi USA, inoltre la debolezza europea e l’automotive ancora in caduta frenano l’economia italiana. Più volte è stato chiesto alle istituzioni di DISACCOPPIARE  I COSTI ENERGETICI IN FUNZIONE DELLE FONTI DI PRODUZIONE  – Occorre, dunque, una visione integrata che guardi le complesse relazioni tematiche, economiche e sociali. Una delle principali attività da promuovere per avere costi energetici sostenibili per le famiglie è la promozione e diffusione delle comunità energetiche. Con l’acronimo CER si definiscono le comunità energetiche . Sono formate da un gruppo di cittadini, imprese o organizzazioni. Queste comunità collaborano per la produzione e l’utilizzo dell’energia elettrica generata  da fonti rinnovabili, come gli impianti fotovoltaici o eolici.L’energia prodotta dagli impianti viene condivisa tra i membri della comunità.Se la comunità di soggetti è localizzata in uno stesso edificio o condominio si attiverà l’Autoconsumo Collettivo. Mentre, in tutti gli altri casi, si dovrà formare una comunità Energetica Rinnovabile . La  normativa di riferimento è indicata negli art. 30 e 31 e seguenti del d.lgs. 199/2021 .Le singole famiglie, grazie all’autoproduzione e alla condivisione di energia con i membri della comunità energetica, così i consumatori potranno abbattere i costi da sostenere . Quindi ciò determinerà  un salto di qualità di vita dei membri aderenti alle  CER . La condizione della condivisione dell’energia diventa, dunque, un punto di partenza per sviluppare condizioni di inclusione e coesione sociale, favorendo tacitamente la collaborazione attiva tra diversi  membri  della stessa comunità. Inoltre i residenti in comuni con meno di 5mila abitanti , che partecipano ad una CER, potranno contare su un contributo a fondo perduto del 40% finanziato dal PNRR.

Ultimo aggiornamento

7 Maggio 2025, 21:49